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INVENTARIO 16: ora disponibile il nuovo numero!

21/07/2022

Ogni nuovo numero di Inventario è cibo per la mente con le inaspettate associazioni di idee che mettono in collegamento progetti, opere, oggetti, autori, invitandoci ad osservare la realtà con una curiosità vera. Perché, come scrive Stefano Salis “ogni cosa contiene sempre più di ciò che mostra”.

“Tutto è progetto”: a metà tra libro e magazine, il bookzine Inventario – format originale e indipendente, nato nel 2010 per indagare con sguardo libero e non convenzionale il mondo della creatività e la cultura del progetto in tutte le sue sfumature – si è conquistato, numero dopo numero, il suo spazio nel panorama editoriale internazionale.

 

Il sedicesimo numero di INVENTARIO si apre con una copertina dedicata ai fiammiferi per proseguire con Stefano Salis che commenta il lavoro dell’illustratore Noma Bar, mentre Paolo Bocchi presenta un’icona della moda, “Stockman” di Martin Margiela.

Se i “Rimbalzi” di Beppe Finessi istituiscono un dialogo inedito tra momenti diversi della storia dell’arte, le “Cromie” di Manolo De Giorgi esplorano i significati del colore rosa. Le “Brevi Note” illustrate da Giulio Iacchetti sono dedicate agli animali giocattolo, mentre Corrado Levi racconta in “Perché” la lampada “Notturno Italiano” di Denis Santachiara.

Dall’architettura – con il “Manuale dell’Architetto” di Fulvio Irace e Annalisa Ubaldi, che ci fanno alzare lo sguardo alla ricerca di nuove sopraelevazioni – si passa alla fotografia – con gli “Altri Sguardi” di Roberta Valtorta dedicati a Todd Hido – e alla pittura, in particolare a Theory of Painting di Mel Bochner, protagonista degli “Esercizi di Stile” di Francesco Garutti.

Arianna Santambrogio propone una serie di “Accoppiamenti Giudiziosi” intorno al tema delle spine, delicate e minacciose insieme. Per “Normali Meraviglie”, Damiano Gullì racconta le sculture-architetture di Przemek Pyszczek e Francesco Messina gli erbari di Massimo Gardone.

Foscarini, è presente in apertura e chiusura di numero, questa volta nell’interpretazione artistica di Andrea Garuti, il nostro benvenuto in questo viaggio di scoperta.