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What’s in a lamp? A creative project curated by Foscarini.

25/01/2023

Spazio alla creatività nella nuova social strategy di Foscarini: Instagram diventa un palcoscenico in cui energia, libertà creativa e ricerca sono protagoniste.

Sempre alla ricerca di soluzioni originali e distintive – non solo nell’ambito del prodotto, ma anche nel modo di raccontarsi – Foscarini ripensa le convenzioni comunicative nei social media tipiche del settore ed evolve in modo inedito e distintivo il proprio storytelling, trasformando il feed del canale Instagram @foscarinilamps in un luogo virtuale che dà voce ad esponenti noti o emergenti del mondo delle arti visive, con l’obiettivo di regalare bellezza, divertimento, stupore. Un progetto caleidoscopico in cui artisti e content creator internazionali di diversa estrazione – dall’arte digitale alla fotografia, dall’illustrazione alla motion art – sono invitati a lasciarsi ispirare e “giocare” con le lampade Foscarini, ognuna caratterizzata da stili, materiali, designer diversi tra loro.

 

Foscarini è un’azienda che vive di idee, di curiosità, di voglia di sperimentarci e di sperimentare. Cercavamo una strada più distintiva, più nostra, per raccontarci sui canali social – una soluzione nuova che, confrontandosi con i limiti e le caratteristiche del mezzo, ci permettesse di dare spazio alla creatività, raccogliere stimoli e metterli in relazione, scambiando conoscenze e combinando esperienze. Questo nuovo progetto digitale darà spazio a contenuti originali che, attraverso suggestioni visive in cui la nostra luce è protagonista, ci faranno scoprire la potenza delle idee”, – Carlo Urbinati, Presidente e fondatore di Foscarini.

 

Instagram diventa un palcoscenico in cui energia, libertà creativa e ricerca sono protagoniste. Uno storytelling per immagini, animazioni e video che prende forma in uno spazio artistico contemporaneo, seguendo come filo narrativo conduttore il brand Foscarini, la sua essenza, le sue ispirazioni e le sue collezioni.

 

Aprirà la scena Luca Font – poliedrico artista italiano – con una serie inedita di illustrazioni di ispirazione modernista dai tratti geometrici e vivaci, seguito dal noto illustratore israeliano Noma Bar – maestro del Negative Space. E poi: Federico Babina, Oscar Pettersson, Alessandra Bruni e ancora altri artisti a partire dalla prossima primavera. Voci, stili e interpretazioni uniche per raccontare pensieri, sensazioni ed emozioni suscitate dalle lampade Foscarini, per sottolinearne le forme, l’idea alla base del loro concept o l’effetto che queste producono in uno spazio. Un calendario denso di visioni inconsuete sul tema della luce; un percorso creativo espressione di una riflessione sul ruolo che giocano le lampade Foscarini nel trasformare e definire un’idea personale di casa.

 

 

Primo appuntamento: Luca Font

Writer, illustratore, tatuatore: Luca Font, nato a Bergamo nel 1977, vive tra Milano e New York, la metropoli culla del Graffitismo, ed è proprio la passione per i graffiti che ne segna gli esordi come artista. Da treni e muri, ai tatuaggi, alla carta, all’arte digitale: l’universo visivo di Luca Font si compone di media eterogenei, accomunati da uno stile trasversale e distintivo che denota uno spiccato gusto per l’astrazione, il design grafico e la tipografia. Ciò che caratterizza la sua produzione consiste in una costante ricerca della sintesi visiva, oltre ad un tratto grafico che fonda minimalismo ed espressività.

 

Nella serie di illustrazioni realizzate per Foscarini, Font racconta visivamente il ruolo della luce e delle lampade Foscarini nel definire e conferire personalità ad un ambiente, sia di notte – quando accese – sia di giorno – quando spente. Sei illustrazioni compongono una sorta di ciclo circadiano in cui la casa sviluppa una propria personalità tramite illusione pareidolitica.

 

In questo nuovo progetto che ho sviluppato per Foscarini è emersa fin dall’inizio l’importanza della luce in relazione agli spazi: luce non solo notturna, che è ovviamente artificiale e prodotta dalle lampade, ma anche diurna, all’interno della quale le lampade trovano una dimensione diversa in quanto oggetti di design. Ecco allora che la luce (o meglio le luci) e le lampade Foscarini diventano due elementi che, in modi diversi a seconda dell’orario, contribuiscono a definire la personalità della casa, che è a sua volta un riflesso della personalità di chi la arreda e la abita.”  – Luca Font.

 

Secondo episodio: Noma Bar

Il nostro viaggio nella creatività continua con Avinoam Bar, in arte Noma Bar, il “maestro del Negative Space”, internazionalmente noto per il suo tratto originale fatto di forme minimaliste che si pongono all’intersezione tra illustrazione, arte e graphic design.  Dopo un diploma alla Bezales Academy of Arts and Design nel 2000, da Londra conquista il mondo con le sue illustrazioni. Grafico, designer, illustratore, artista eclettico, ha alle spalle collaborazioni prestigiose e il suo lavoro è apparso nelle copertine di importanti riviste e pubblicazioni internazionali come BBC, Internazionale, Random House, The Observer e The Economist… solo per citarne alcuni.

 

Attraverso il suo tratto ironico e giocoso, che guarda dove gli altri non guardano, le lampade più iconiche di Foscarini diventano personaggi del suo universo creativo per raccontare l’intima dimensione del sentirsi a casa. La tua casa. Le luci sono così protagoniste di immagini essenziali che celano – attraverso un uso sapiente del negative space – molteplici livelli di lettura e che, se si guarda più attentamente ai dettagli, raccontano storie ed emozioni. Espressioni artistiche frutto di un approccio di semplificazione che l’artista condivide con Foscarini: liberare l’essenziale per emozionare e catturare l’attenzione. Così l’iconica lampada da terra Twiggy disegna il profilo di un viso, ma è anche – contemporaneamente – una casa in un’immagine che cattura perfettamente la relazione semplice e intima tra le persone e le luci decorative, oggetti di cui non si ha bisogno per riempire gli spazi di luce ma per riempire le anime di calore. Allo stesso tempo, la lampada da tavolo Lumiere, come per magia, diventa il naso di un cagnolino che mani attente coccolano per farlo addormentare… c’è qualcosa che può farti sentire più “a casa” di questo?

“Chi non apprezza le silhouette belle e senza tempo? Fortunatamente ho avuto le silhouette iconiche delle lampade Foscarini con cui lavorare:  mi hanno ispirato a trovare situazioni quotidiane, dentro e fuori casa, nelle quali si integrano magnificamente elementi luminosi e le luci Foscarini, per raccontare l’intimità del vivere la propria casa”

– Noma Bar

 

Segui il progetto sul canale Instagram ufficiale @foscarinilamps