The Light Bulb Series
10/09/2019
“The Light Bulb Series” è una collezione d’autore che nasce da una riflessione sulla lampadina come archetipo, con la sua tipica forma a bulbo, declinata in una serie di sorprendenti provocazioni.
“Un’idea che propone una riflessione critica sulle forme per nulla iconiche delle moderne lampade a LED”. James Wines declina questa riflessione muovendosi intorno ai temi principali che hanno guidato la sua ricerca architettonica. Sono l’inversione, lo scioglimento, la natura, tutti quegli stati di “difetto architettonico” che consentono di ripensare la realtà, dandole forma e dissolvendone, allo stesso tempo, i confini. Una tensione verso la sperimentazione, il fare meglio ma anche fare diversamente, che anima da sempre anche Foscarini.
Composta da alcuni pezzi attentamente selezionati, a tiratura limitata e numerata, “The Light Bulb Series” comprende cinque differenti declinazioni dell’icona rappresentata dalla lampadina. È accompagnata da una
monografia dedicata al lavoro dello studio SITE che ci invita a pensare un mondo del progetto e quindi del possibile, in cui è sempre immaginabile fare luce in un altro modo.
Black Light: Un portalampada che emana luce, mentre la lampadina rimane nera e “buia”: un’inversione pura delle funzioni e delle parti.
Candle Light: Candela su lampadina: un cortocircuito tra modi ed effetti diversi di fare luce, due storie illuminotecniche alla fiamma e al tungsteno che si fondono insieme e formano un nuovo oggetto ambiguo e paradossale.
Melting Light: Come durante una fusione, un bulbo è immortalato in un fotogramma intermedio tra forma e liquefazione, rimane sospeso in uno stato transitorio, diventa l’icona evanescente di un fantasma.
Plant Light: Un bulbo invaso dalla natura, ciottoli e terra, può scomparire come lampada e trasformarsi in terrario, oppure in bulbo-vaso per la pianta che lo colonizza.
White Light: È la matrice, l’icona di base ancora intatta di un oggetto diventato archetipo dell’illuminazione.
Tutti i pezzi che compongono la serie sono presentati da Foscarini in “Reverse Room”, una speciale installazione itinerante firmata dallo stesso James Wines con la figlia Susan Wines, progettata per sottolineare le caratteristiche di surreale inversione di queste variazioni sul tema. In una stanza dalle pareti scure, capovolta ed inclinata, con tavoli e sedie monocolore, le lampade a sospensione sbucano dal pavimento mentre quelle da tavolo occhieggiano dal soffitto, rimettendo in discussione la nostra percezione degli spazi e la nostra risposta agli stimoli ambientali e alle convenzioni.