Fare Lume. Candele tra arte e design.
11/01/2018
Designer e artisti reinterpretano un oggetto domestico, di altri tempi, e che pure non ha mai smesso di stupire: la candela, manufatto arcaico che permette un addomesticamento quotidiano del fuoco. A cura di Beppe Finessi.
La mostra “Fare Lume. Candele tra arte e design” si è tenuta in concomitanza con la Design Week 2012: dal 5 aprile al 21 maggio, al Museo Poldi Pezzoli. A cura di Beppe Finessi, l’esposizione è nata da una riflessione storico-critica sulla candela: oggetto di altri tempi e che tuttavia – pure in un’epoca di innovazioni tecnologiche sempre più pervasive e veloci – non ha smesso di affascinare. La candela illumina e riscalda, in una sorta di addomesticamento quotidiano del fuoco. In mostra una cinquantina di pezzi, tra oggetti di design (candele e candelieri) e opere d’arte contemporanea – pittura, scultura e installazione.
Tre le sezioni:
– la prima, nel Salone dell’Affresco, ha presentato creazioni di noti designer accostate a opere di artisti contemporanei che dalla candela hanno tratto ispirazione.
Tra queste, “Candele”, realizzata da Michelangelo Pistoletto nel 1967. Il Maestro ha presenziato all’inaugurazione con un gesto d’artista: accendendo le candele che sono non solo titolo, ma anche materia dell’opera, ha “illuminato” l’inizio della mostra stessa. L’arte contemporanea è stata inoltre rappresentata, fra gli altri, da opere di Luis Frangella, Pierpaolo Calzolari e Bonomo Faita.
– la seconda, nella Sala Trivulzio, ha presentato oggetti che della candela mutuano forma e immagine: come la lampada di Marcel Wanders, che si accende soffiando su una lampadina a forma di fiamma.
– la terza infine, nella Sala del Collezionista, è consistita in una selezione di oggetti che, nonostante appartengano alla tradizione (pensiamo solo ai candelieri), hanno vissuto e stanno vivendo una stagione di grande rinnovamento tipologico: dai progetti di grandi architetti come O. M. Ungers e Richard Meier; a quelli di maestri del design, come Bruno Munari e Philippe Starck; alle opere dei nuovi protagonisti della scena internazionale – Giulio Iacchetti, Ora-ïto, Maarten Baas e Donata Paruccini. “Fare Lume”, progetto espositivo a cura di “INVENTARIO”, è stata promossa e sostenuta da Foscarini. Una scelta che testimonia l’approccio trasversale dell’azienda: che fa dialogare tra loro le diverse arti – design, fotografia, pittura, scultura – per offrire allo spettatore visioni sempre nuove e inconsuete.