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Foscarini nell’ADI Design Index 2025 con tre progetti

16/10/2025
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Tre progetti – una lampada, una ricerca creativa e un libro – raccontano l’identità poliedrica di Foscarini, selezionata per l’ADI Design Index 2025. Un riconoscimento che celebra la libertà progettuale, la curiosità culturale e la capacità di trasformare la luce in un linguaggio di esplorazione e pensiero.

Dopo le numerose selezioni che negli anni hanno portato a due Compassi d’Oro – per Mite di Marc Sadler (2001) e per il progetto editoriale Inventario (2014) – l’Osservatorio Permanente del Design ADI riconferma l’interesse verso Foscarini con ben tre selezioni per l’ADI Design Index 2025: la lampada PLI di Felicia Arvid accanto al progetto culturale HABITUS frutto della collaborazione con Andrea Anastasio e i creativi di Amal, e alla monografia edita da Corraini in occasione del 40° anniversario del marchio. Tre percorsi differenti – un prodotto, un progetto di ricerca, un’opera editoriale – che insieme raccontano l’identità poliedrica di Foscarini, fatta di innovazione, libertà creativa e riflessione critica.

Presentato alla stampa il 15 ottobre, l’ADI Design Index 2025 si articola in un annuario, un sito dedicato e una serie di mostre.

PLI
La poesia della semplicità progettuale

Disegnata dalla giovane designer danese Felicia Arvid, PLI è una sospensione in cui la luce diventa struttura portante. Un gesto essenziale e poetico: un foglio sottile attraversato dalla fonte luminosa che si trasforma in pieghe e drappeggi tridimensionali. PLI unisce delicatezza formale e ricerca tecnologica, segnando la prima incursione di Arvid nel mondo dell’illuminazione e la capacità di Foscarini di scoprire e sostenere nuovi talenti.

 

 

HABITUS
La libertà della ricerca

Presentato alla Milano Design Week 2024, HABITUS è un progetto di ricerca che si muove nello spazio delle possibilità tra idea e prodotto. Un percorso in cui Foscarini si è confrontata liberamente con la creatività, regalandosi la possibilità di esplorare nuove direzioni nel mondo della luce, senza i limiti naturalmente imposti dalla produzione in serie. Nato dalla collaborazione con l’artista e designer Andrea Anastasio e con Arun Jothi e Natalie Frost, i creativi di Amal – atelier attivo tra India e Roma che realizza ricami e dettagli per la haute couture – HABITUS ha esplorato l’incontro tra luce, ricamo e alta sartoria. Perline, paillettes e strisce di PET tagliato al laser diventano materia viva che dialoga con la luce, generando texture cangianti, inattese e mai uguali. Nessuna delle opere è nata vincolata a una possibile applicazione industriale, ma per proporre un’esplorazione su cui riflettere in modo libero; perché, a volte, è grazie a una ricerca libera da costrizioni che si possono immaginare direzioni nuove. Per un’azienda, infatti, concedersi il tempo per riflettere, intessere connessioni e intraprendere incursioni creative in mondi apparentemente lontani non è solo un privilegio, ma anche una scelta coraggiosa come ha raccontato Carlo Urbinati.

Pubblicata da Corraini Edizioni con progetto grafico di Artemio Croatto/Designwork, il volume “Per qualcuno può essere semplicemente fare luce. Foscarini 1983/2023” celebra i primi quarant’anni dell’azienda, la cui storia è stata sin dall’inizio votata alla ricerca, all’innovazione e alla libertà creativa. Sei percorsi tematici, una selezione critica delle lampade, un regesto dell’intera produzione e contributi di studiosi, economisti, critici e designer delineano il profilo di un marchio che ha saputo unire tradizione e sperimentazione, industria e artigianato, cultura e impresa. Un’opera che restituisce l’anima di Foscarini: indipendente, eclettica, votata all’innovazione.

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