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Un caleidoscopio di Spokes — Spazio Monforte, Milano

15/10/2019

La scenografica leggerezza di Spokes è in mostra a Foscarini Spazio Monforte in un nuovo allestimento firmato Ferruccio Laviani che sottolinea la versatilità e l’ampiezza della gamma Spokes, che si arricchisce di nuove forme, misure e colori.

Ispirata dall’osservazione dei raggi di una ruota di bicicletta — da cui deriva anche il nome — Spokes, la lampada a sospensione disegnata da Garcia Cumini, si è rapidamente conquistata un posto tra i bestseller Foscarini ed è sicuramente tra i modelli più amati degli ultimi anni.

 

Forte di questo successo e coerentemente con la sua vocazione alla versatilità, la famiglia Spokes cresce fino a comprendere oggi 5 forme e misure differenti e 5 colori (bianco, nero, grafite, oro e rame).

 

La leggerezza del volume che contraddistingue questa lampada si abbina alla solidità della forma, realizzata in tondino d’acciaio verniciato opaco a polveri epossidiche, e alla funzionalità della fonte luminosa a LED, dimmerabile e disponibile anche con il sistema MyLight, che consente sia di illuminare perfettamente il piano sia di ottenere giochi di luce ed ombre proiettati sulle pareti, con un effetto, quasi magico, di moltiplicazione.

E proprio l’idea della moltiplicazione — di forme e dimensioni, di colori e finiture, di effetti grafici, di luci e ombre — è il filo conduttore che ha ispirato il nuovo allestimento di Foscarini Spazio Monforte, progettato da Ferruccio Laviani.

 

“Lo specchio porta sempre con sé qualcosa di magico e misterioso, non solo per l’intrinseca proprietà del riflettere ed amplificare immagini, ma anche nel riuscire a creare situazioni oniriche e surreali”, osserva Laviani. “In questo nuovo allestimento, ho utilizzato l’elemento specchio come un linguaggio per comunicare sia le lampade sia lo spazio, moltiplicando all’infinito le prime e ‘rimodellando’ il volume dell’interno del secondo.”

 

Una scenografia che diventa un paesaggio labirintico fatto di colonne di specchi: un invito ad abbandonarsi e perdersi, facendosi trasportare dal fascino della luce e dalle sue molteplici sfaccettature.